fdisk

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Version: 3 giugno 1995 (fedora - 25/11/07)

Section: 8 (Commandes administrateur)

NOME

fdisk - Manipolatore per Linux della tabella delle partizioni

SINTASSI

fdisk [ -l ] [ -v ] [ -s partition] [ device ]

DESCRIZIONE

fdisk è un programma funzionante a menu per la manipolazione delle partition table degli hard disk. Il device è solitamente uno dei seguenti:
 
/dev/hda /dev/hdb /dev/sda /dev/sdb

 
La partition è un nome di device seguito da un numero di partizione. Per esempio, /dev/hda1 è la prima partizione sul primo hard disk del sistema.

Se possibile, fdisk otterrà la geometria del disco automaticamente. Questa non è necessariamente la geometria fisica del disco, ma è la geometria del disco che MS-DOS usa per la partition table. Se fdisk vi avvisa che bisogna impostare la geometria del disco, per favore credete a questa dichiarazione e impostare la geometria. Questo dovrebbe essere necessario solo con alcuni adattatori host SCSI (i cui drivers stanno rapidamente venendo modificati per fornire automaticamente le informazioni sulla geometria).

Ogni volta che una tabella delle partizioni viene stampata, viene effettuato un controllo della coerenza delle voci della partition table. Questo controllo verifica che i punti di inizio e di fine fisici e logici siano identici, e che la partizione incominci e finisca sul confine di un cilindro (tranne per la prima partizione).

Le vecchie versioni di fdisk (tutte le versioni precedenti alla 1.1r [inclusa la 0.93]) mappavano incorrettamente su settori assoluti le specificazioni di cilindri/testine/settori. Questo può comportare che il controllo della coerenza della prima partizione di un drive fallisca. Se si usa LILO per il boot, questa situazione può essere ignorata. Tuttavia, ci sono state segnalazioni del fatto che il boot manager di OS/2 non faccia il boot di una partizione con data incoerente.

Alcune versioni di MS-DOS creano una prima partizione che non inizia sul confine di un cilindro, ma sul settore 2 del primo cilindro. Le partizioni che cominciano nel cilindro 1 non possono iniziare sul confine del cilindro, ma è improbabile che ciò causi difficoltà finché non si ha OS/2 sulla propria macchina.

Nella versione 1.1r, viene effettuata una ioctl() BLKRRPART prima di uscire, se la partition table è stata modificata. Questo serve innanzitutto per assicurarsi che i dischi SCSI rimuovibili abbiano le informazioni della loro partition table aggiornate. Se il kernel non aggiorna le sue informazioni della partition table, fdisk avverte di fare il reboot. Se non si reboota dopo aver ricevuto tale avvertimento, si rischia di perdere o corrompere i dati sul disco. Talvolta la BLKRRPART fallisce silenziosamente; quando si installa Linux si dovrebbe sempre rebootare dopo aver editato la partition table.

AVVERTIMENTO RIGUARDANTE IL DOS 6.x

Il comando FORMAT del DOS 6.x cerca alcune informazioni nel primo settore dell'area dati della partizione, e considera queste informazioni come più attendibili di quelle della partition table. Il FORMAT del DOS si aspetta che l'FDISK del DOS pulisca i primi 512 bytes dell'area dati di una partizione ogni qualvolta avviene un cambiamento di dimensioni. Il FORMAT del DOS guarderà questa informazione extra anche se viene dato il flag /U -- noi consideriamo questo come un baco del FORMAT e dell'FDISK del DOS.

L'indicazione è che se si usa cfdisk o fdisk per cambiare le dimensioni di una voce DOS della partition table, allora si deve anche usare dd per azzerare i primi 512 byte di quella partizione prima di usare il FORMAT del DOS per formattare la partizione. Per esempio, se si stesse usando cfdisk per creare una partizione DOS come /dev/hda1, (dopo essere usciti da fdisk o cfdisk ed aver rebootato Linux in modo che le informazioni della partition table siano valide) si userebbe il comando "dd if=/dev/zero of=/dev/hda1 bs=512 count=1" per azzerare i primi 512 bytes della partizione. SI PRESTI ESTREMA ATTENZIONE quando si usa il comando dd, in quanto un piccolo errore di digitazione può rendere inutilizzabili tutti i dati del disco.

Per i risultati migliori, si dovrebbe usare sempre un programma di partizionamento specifico per il SO interessato. Per esempio, si dovrebbero creare le partizioni DOS tramite il programma FDISK del DOS e le partizioni Linux tramite il programma fdisk o cfdisk per Linux.

OPZIONI

-v
Stampa il numero di versione del programma fdisk.
-l
Mostra le partition table di /dev/hda, /dev/hdb, /dev/sda, /dev/sdb, /dev/sdc, /dev/sdd, /dev/sde, /dev/sdf, /dev/sdg, /dev/sdh, e quindi esce.
-spartition
Se la partition non è una partizione DOS (ovvero l'id della partizione è maggiore di 10), allora la size di quella partizione viene stampata sullo standard output. Questo valore normalmente viene passato come argomento al programma mkfs(8) per specificare le dimensioni della partizione che verrà formattata.

BACHI

Sebbene questa man page (scritta da faith@cs.unc.edu) sia scadente, c'è dell'eccellente documentazione nel file README.fdisk (scritto da LeBlanc@mcc.ac.uk) che dovrebbe sempre trovarsi nella distribuzione di fdisk. Se non riuscite a trovare questo file nella directory util-linux-* o con il file sorgente fdisk.c, allora dovreste scrivere al distributore della vostra versione di fdisk e far presente che non avete tutta la documentazione disponibile.

AUTORE

A. V. Le Blanc (LeBlanc@mcc.ac.uk)
v1.0r: supporto per SCSI ed extfs aggiunto da Rik Faith (faith@cs.unc.edu)
v1.1r: Bug fixes e miglioramenti di Rik Faith (faith@cs.unc.edu), con particolari ringraziamenti a Michael Bischoff (i1041905@ws.rz.tu-bs.de o mbi@mo.math.nat.tu-bs.de).
v1.3: Ultimi miglioramenti e bug fixes di A. V. Le Blanc, compresa l'aggiunta dell'opzione -s. v2.0: I dischi piú grandi di 2GB sono ora totalmente supportati, grazie al supporto per llseek di Remy Card.